Passeggiata ai Giardini Margherita

Percorsi verdi…a Bologna

Programma:

Passeggiata ai Giardini Margherita Incontro Giardini Margherita
entrata Porta Santo Stefano

Contatti: cel 3388488571 mail gloria.savigni@alice.it

Parleremo di:
Botanica, Storia, Archeologia, Bio-Energetica, Ecologia.

Una frequentazione consapevole dei giardini può migliorare la qualità della nostra vita . Il verde è un amico prezioso, impariamo insieme a conoscerlo…Scopriamo insieme perchè il contatto con gli alberi ci fa stare bene!! Parleremo del fenomeno fisico che determina il benessere: LA RISONANZA MAGNETICA. Un linguaggio energetico tra noi e l’albero

a cura di: Gloria Savigni: Biologa e Diploma di Naturopatia (Istituto Rudy Lanza - Università Libera di Naturopatia Applicata)

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AUTUNNO AI GIARDINI (ESPERIENZA DEL 13 NOVEMBRE 2011)

STORIA

I Giardini Margherita che sorgono a due passi dal centro storico di Bologna, furono progettati come spazio fruibile dai cittadini da Sambuy, un valente professionista piemontese che ideò anche il famoso Parco del Valentino a Torino. Furono aperti al pubblico col nome ufficiale di “Passeggio Regina Margherita” nel 1879. Negli anni hanno ospitato importanti manifestazioni come la storica Esposizione Emiliana del 1888, contemporanea all’Expo Parigino, in occasione del quale fu eretta la famosa Tour Eiffel.

Ospita un grazioso laghetto ed uno chalet, come prevedeva la moda del tempo, oltre ad una deliziosa palazzina opera di Edoardo Collamarini sita nell’attuale Piazzale Jacchia, oggi sede di scuola materna e di un interessante osservatorio astronomico. Non meno importante è la piccola oasi naturalistica gestita dal WWF che riproduce un ambiente acquatico palustre con un’interessantissima fauna e flora tipica dell’ecosistema locale formatosi negli anni. Da non dimenticare, adiacente a Via Castiglione, le serre che ospitano in estate l’interessante rassegna Sere in Serra considerata dai bolognesi “Il salotto Verde”.

PIANTE

Sono le creature più importanti del Parco urbano, belle, rigogliose e numerose nonché riccamente diversificate. La vedette è il Taxodium distichum, appartenente alla famiglia delle Taxodiaceae considerato come la sequoia un vero fossile vivente; in autunno i Taxodi creano una suggestiva e imponente macchia color ruggine in prossimità del laghetto. Vi sono inoltre bellissimi alberi autoctoni come Tigli, Abeti, Pini, Querce (Farnie e Roverelle), Olmi, Ontani e piante esotiche come Cedri, Platani, Sophore, gli orientali Ginko biloba e Albizzia. I giardini sono un susseguirsi di viali ombreggiati e boschetti all’inglese dove forme e misure sembrano casuali, ma sono sapientemente progettate per dare proprio un senso di naturalità.

ARCHEOLOGIA

Nel grande prato davanti a piazzale Jacchia durante gli scavi per la realizzazione dei Giardini, venne scoperto un sepolcreto di epoca etrusca databile tra il 550 e il 400 a. c. Allora la città si chiamava Felsina e l’abitato si espandeva tra via delle Moline e via Augusto Righi. Dal 1962 al 1968 furono ritrovate 243 tombe etrusche le cui suppellettili e stele sono conservate al Museo Civico Archeologico di Bologna. E’ visibile nell’area anche una tomba nobiliare a “cassone” costituita da grandi blocchi di travertino.

BIOENERGIA

…un giardino al giorno leva il medico di torno, prendo in prestito dalla cultura popolare questa massima per introdurre un argomento legato alla frequentazione volontaria e consapevole degli spazi verdi. I giardini interrompono la caotica quotidianità nei centri urbani, consentono una sosta che migliora la qualità della nostra vita, ci ricaricano di energie pulite e gratuite…Educhiamoci alle passeggiate, cominciando dalla osservazione degli alberi, dei colori, dei suoni, poi entriamo in uno stato di quiete interiore interrompendo quel continuo brusio della nostra mente, proviamo l’esperienza di un contatto fisico con gli alberi e contatteremo una dimensione spesso a noi sconosciuta. Vicino a Piazzale Jacchia un grande e particolare Cedro deodara, con quattro grandi rami prostrati, si apre ad accogliere bimbi e adulti che spesso si siedono su di lui. Da cosa venga il senso di benessere trasmesso dalle piante è argomento molto delicato, prendiamo solo esempio da una ginnastica dolce molto diffusa e praticata in Cina negli spazi aperti dei giardini: il Qi Gong. E’ fatto di movimenti lenti e aggraziati che catturano nell’aria una vibrazione che si trasforma in benefica energia, la stessa che ci dona l’albero amico.

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