GLI OLIVASTRI MILLENARI di LURAS IN SARDEGNA una visita di rispetto agli alberi più antichi
Appena rientrati da una vacanza in Sardegna, terra molto antica particolarmente ricca di peculiarità naturalistiche, storiche, artistiche e colturali, accompagnati dal sorriso delle persone locali, abbiamo fatto questo incontro straordinario con alcuni alberi molto antichi e maestosi, che vogliamo condividere con voi lettori. Sono scientificamente classificati come esemplari di Olea europaea var. oleaster cioè la forma selvatica dell’Olivo nata da seme, appaiono in prospettiva come due grandi rotondeggianti profili verde-argentato e solo avvicinandosi si coglie l’importanza del loro tronco. Siamo in Gallura, nel comune di Luras, provincia di Olbia-Tempio, sulle colline presso il lago artificiale di Liscia, nella località di Santu Baltolu di Carana, ove vivono letteralmente da migliaia di anni questi patriarchi arborei. Vere e proprie cattedrali viventi, discretamente si lasciano ammirare nella loro complessa ed imponente struttura. Questi i dati numerici: il più grande dei due esemplari è alto 14 m, ha una circonferenza di circa 12 m (a 1,3 m di altezza), un diametro basale di 4,5 m e la chioma copre una superficie di circa 600 metri quadri. L’età, determinata con criteri scientifici dall’Università degli Studi di Sassari, è leggendaria: rispettivamente circa 2500 e 4000 anni, tempi biblici che evocano in noi innumerevoli pensieri e destabilizzano ogni nostro riferimento temporale. Supportati e compiaciuti dall’accompagnamento competente di giovani guide locali, osserviamo incantati le fronde e l’imponente tronco del S’Ozzastru ricco di nodi e spaccature che sembrano rughe sul viso di un saggio anziano. L’osservazione suscita in noi sensazioni diverse e profonde, riconducibili all’ammirazione, alla contemplazione, e poi al rispetto, alla pazienza, alla piccolezza della nostra esistenza. Una forte energia ci avvolge, favorita dal silenzio, accompagnandoci in migliori e più alti pensieri. L’albero più vecchio d’Europa, il Patriarca della Vita, oltre all’ammirazione, ci aiuta quindi alla riflessione, al rispetto della vita e della terra tutta.
“L’ascolto del silenzio e il rispetto riguardoso dei posti sono privilegi sempre più rari, importanti e vitali: servono soprattutto a capire quel mondo grandioso e arcaico che ci ha preceduti” Paolo Pejrone.
Bruno Bedonni e Gloria Savigni Pubblicato su Pietra su Pietra ASPPI Bologna, settembre 2009
Riferimenti web:
www.costaparadisoedintorni.com/olivastri_millenari.htm
www.corpoforestale.it/foreste&forestale/ricerca&progetti/alberi_m/regioni.htm
Riferimenti bibliografici:
Giganti Protetti, gli alberi monumentali in Emilia-Romagna, IBACN, Ed. Compositori, 2002
l’Albero monumentale tra coltura e cultura, in Alberi Monumentali dell’Emilia-Romagna, Censimenti e tutela, 1991
Grandi alberi d’Italia, alla scoperta dei monumenti naturali del nostro paese, C. Cagnoni , De Agostini, 2005
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