L’incontro con il Dalai Lama Palasharp Milano dicembre 2007

un’intensa esperienza descritta da chi l’ha vissuta in prima persona Gloria Savigni

Il seguente articolo è comparso nella rubrica di: Mimesis L’Associazione Culturale MIMESIS ha come priorità la diffusione del teatro come insostituibile strumento di conoscenza, sostegno e diffusione di valori umani ed umanisti. su gentile interessamento di Ivan e Rosanna

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La via della Pace Interiore

Milano. In occasione del 18° anniversario del conferimento del Premio Nobel per la Pace, Sua Santità, Tenzin Gyatzo XIV Dalai Lama, ha tenuto a Milano nelle giornate del 7-8-9-dicembre 2007 un importante incontro sulla “VIA DELLA PACE INTERIORE”. L’evento è stato organizzato dall’Istituto Studi di Buddhismo Tibetano Ghe Pel Ling di Milano. Alla Domenica mattina Sua Santità, ha concluso gli insegnamenti religiosi con l’ Iniziazione di “ Avalokitesvara a mille Braccia”. Nel pomeriggio ha tenuto una pubblica udienza alla quale erano presenti numerosi personaggi di cultura, politici e religiosi. Le presenze registrate giornalmente sono state di circa 8000 persone.

L’insegnamento di Sua Santità si è basato sul “Commentario alla Mente dell’Illuminazione” di Nagarjuna, celebre erudito indiano vissuto alla fine del I secolo, divenuto abate dell’importante Università Monastica di Nalanda.

I concetti, più volte espressi da Sua Santità, hanno riguardato principi fondamentali come: “l’Interdipendenza degli accadimenti” per il principio di “Causa-effetto”, la “Vacuità” e la “Mancanza di esistenza intrinseca dei fenomeni”. Il Buddismo è una religione che si basa su un “principio generatore”, a differenza delle religioni Teistiche che si basano su un “Dio creatore”. Il Dalai Lama afferma peraltro che tutte le religioni hanno come scopo comune la compassione e l’amorevolezza.

Secondo il buddhismo la causa principale del nostro malessere e della nostra sofferenza è l’innata attitudine egoistica di prenderci cura solo di noi stessi e di ignorare completamente gli altri. Da questo fondamentale egoismo sorgono le nostre sofferenze personali, ma anche i problemi sociali, come l’odio, la guerra e l’intolleranza. E’ possibile superare questo egoismo di base, trasformando la propria mente tramite riflessioni, ragionamenti e meditazioni, che sono stati esposti da Buddha stesso e dai maestri che gli sono succeduti fino ai giorni nostri. Sua Santità, che è simbolo vivente di pace interiore, compassione e amorevole gentilezza, ha raggiunto il cuore dei partecipanti con il suo carisma basato su autentiche qualità di pacifismo, sincera umiltà e calore umano. Più di una volta ha affermato che le sue conferenze non hanno scopo di proselitismo ma solo quello di contribuire alla pace e alla fratellanza universale. L’Iniziazione e gli insegnamenti concessi hanno lo scopo di ricevere un aiuto concreto per incamminarsi sul sentiero della Boddhicitta che si prefigge l’eliminazione della sofferenza di tutti gli esseri della terra fino a toccare la vetta dell’Illuminazione.

I Dalai Lama, locuzione che significa Oceano di Saggezza, sono la manifestazione fisica del Buddha della Compassione che sceglie di reincarnarsi per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. L’attuale Dalai Lama, nato il 6 luglio 1935 in un piccolo villaggio del Tibet, fu riconosciuto XIV Dalai Lama e insediato nel Potala, residenza tradizionale dei Dalai Lama nella capitale del Tibet a Lhasa. Qui si è formato come guida politica e religiosa. Nel 1959 fuggì in esilio in India e dal 1969 risiede a Dharamsala. Si è sempre opposto all’uso della violenza, cercando soluzioni pacifiche; ha incontrato negli anni capi di stato, leader e religiosi nell’intento di promuovere la pace nel mondo e l’indipendenza per il suo popolo. Secondo le Sue stesse dichiarazioni, Sua Santità il Dalai Lama, ha tre scopi nella vita: sviluppare i valori umani come la compassione e la tolleranza, in particolare tra coloro che non professano alcuna religione, promuovere relazioni armoniose fra le religioni mondiali e, come leader tibetano, ottenere una soluzione nonviolenta per il problema del Tibet. (Testo elaborato e tratto dal sito ufficiale dell’incontro dell’Istituto Studi di Buddhismo Tibetanto di Milano Che PEL Ling www.dalailama-milano2007.org sulla Via della Pace Interiore)

Chi scrive ha partecipato all’evento e ne è rimasta profondamente toccata. Alla mattina il Dalai Lama arrivava sul palco e si inchinava per salutare i presenti, in quel gesto c’era tanta dolcezza, sincerità, amore e lo sentivi, gioiosamente ed intensamente. Un momento di profonda commozione per me è stato anche quello in cui il ragazzo, che ha incessantemente tradotto le sue parole nei tre lunghi giorni, si è avvicinato a Lui ed è stato abbracciato, in quell’abbraccio consolatorio ci poteva essere ognuno di noi. Gli insegnamenti sono stati intensi e di elevatissimo contenuto, interiorizzandoli, in una complessa alchimia energetica, mi sono sentita confermata nel cammino intrapreso per realizzare una pacifica esistenza. La Pace, ho capito e ne sono profondamente convinta, parte dal singolo individuo e seguendo un percorso interiore approda poi nelle sedi istituzionali e si disperde nel mondo. Il modo in cui noi pratichiamo rapporti pacifici all’interno delle nostre piccole esistenze ha una importante risonanza esterna, senza questa intenzione personale non si può realizzare una Pace mondiale, neanche se, per paradosso, fosse imposta.

Gloria Savigni - Bologna

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