Lo chiamerò così "Nuovo pensiero - Quarta dimensione" il mio progetto per il futuro.
Il simbolo sarà un quadrato e dentro il profilo di un gabbiano.. Un nuovo pensiero che veleggia sulle ali di questo meraviglioso uccello simbolo della libertà, partito dal Volterraio dell’isola d’Elba e destinato , spero, a non fermarsi. E’ un progetto che prenderà forma nel tempo e che vuole lasciare un segno positivo in tutti quelli che lo vorranno condividere con me. Nasce da un percorso iniziato nel lontano 1995 quando per ricostruire la mia identità sono scesa nel profondo della mia anima per risalirne solo oggi. Ne parlerò nella speranza di aiutare chi vuole vivere nella pace, in una flosofia di vita vincente su rabbia, tristezza e senso di solitudine. Una programmazine giornaliera, paziente, difficile ma che cambia la visuale del quotidiano facendolo apparire accettabile sia nei momenti di gioia che in quelli del dolore. Nel desiderio di regalare un sorriso, una speranza e partirò proprio da una esperienza significativa che mi ha portato a riconosce il mio "albero amico". Le principali tappe del mio percorso interiore le potete vedere su questo stesso sito quello che vi descriverò ora lo potete fare tutti! Tutti i lettori potranno recarsi in un giardino avvicinare un albero e cominciare a sentire .. piano piano senza fretta.. così ho fatto io. Vivendo a Bologna mi capitava di fermarmi alla mattina ai giardini Margherita, prima di andare al lavoro, e invece di sedermi su una panchina mi sedevo su uno dei grandi rami prostrati a terra di un meraviglioso Cedro Deodara. Nel tempo ho scoperto che i miei pensieri erano più fluidi , domande e risposte arrivavano "creativamente" fino a definire un vero dialogo interiore con questa splendida entità verde. Spesso durante il giorno è frequentato da bambini e adulti, la sua conformazione molto particolare, invita ad una sosta . Cosa stava succedendo? Che contatto si era attivato? Il Deiva di questo albero "maestro", come interpretano teorie esoteriche orientali, mi parlava? Io nel tempo ho sentito che si erano combinate le nostre aure energetiche e attraverso le sue vibrazioni sottili io elaboravo nuovi processi mentali, di una natura energetica diversa e puliti dalla quotidiana sofferenza. Ecco che nasceva il nuovo pensiero nella quarta dimensione, quella non fisica che descrive molto bene Ervin Laszlo nel suo affascinante libro "La scienza e il campo akaschico". Che gli ambienti naturali creino benessere e contrastino lo stress si sa e ne parla anche un’esperienza condotta recentemente dall’Università di Sheffield (Regno Unito), nell’ambito di un contesto riconosciuto dalla Medicina convenzionale, qui hanno studiato l’impatto sul cervello umano degli ambienti circostanti. Secondo lo studio gli ambienti naturali favorirebbero la connessione delle diverse aree del cervello provocando una percezione positiva. Quelli artificiali, al contrario, tenderebbero a separarle e l’effetto sarebbe l’opposto. Gli scienziati hanno analizzato le onde cerebrali dei volontari di fronte a due immagini diverse: la prima mostrava onde che si infrangevano sugli scogli, la seconda il traffico di un’autostrada. Le musiche che accompagnavano le imagini erano molto simili, eppure solo le immagini del mare davano tranquillità mentre l’autostrada infondeva agitazione e timore. La tesi finale è che Le persone percepiscono quindi la natura come fonte di tranquillità. Analizziamo la differenza tra queste due esperienze: l’osservazione dell’immagine della natura tranquillizzante, che comunque opera un’alchimia energetica nel cervello umano e la percezione diretta del benessere nella natura suggerita attraverso il contatto diretto di un albero amico. Pur partendo dallo stesso principio la differenza sta in una unica importante parola : "consapevolezza" frutto della qualità dell’individuo e del personale percorso interiore che porta al Nuovo pensiero nella Quarta dimensione
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